Nel mondo delle ristrutturazioni edilizie, il Bonus Ristrutturazione 2025 rappresenta una delle opportunità fiscali più rilevanti per chi desidera intervenire sulla propria abitazione, soprattutto se si tratta della prima casa. Ma come funziona realmente questo incentivo? Quali sono le condizioni da rispettare? E come si traduce in vantaggi concreti per chi ha a disposizione un budget tra i 50.000 e i 100.000 euro?

In questo articolo ti guido passo dopo passo tra le novità normative e le strategie pratiche per ottimizzare l’investimento.

 

COS’È IL BONUS RISTRUTTURAZIONE 2025

Il Bonus Ristrutturazione è una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute per lavori edilizi, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che, se spendi 80.000 euro, potrai portare in detrazione fino a 40.000 euro, suddivisi in 10 rate annuali da 4.000 euro ciascuna.

La detrazione vale fino al 31 dicembre 2025. A partire dal 2026, l’aliquota scenderà al 36% (abitazione principale) o al 30% (altre abitazioni).

 

PRIMA CASA: ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI

La vera novità è legata alla definizione di “abitazione principale”, che permette di accedere al bonus pieno del 50% solo se, al termine dei lavori, si verificano tre condizioni:

  1. Essere proprietario o titolare di un diritto reale sull’immobile.
  2. Avere residenza anagrafica nell’immobile.
  3. Vivere stabilmente (dimora abituale) nella casa.

Quindi, anche se oggi l’immobile è vuoto o non ancora abitato, basta che al termine dei lavori tu trasferisca la residenza e vi dimori abitualmente per poter detrarre il 50%.

Se invece, pur trattandosi della tua prima casa, non la usi come dimora abituale, l’aliquota scende al 36%.

 

ESEMPIO PRATICO

Supponiamo che tu stia ristrutturando un appartamento da adibire a prima casa e preveda di spendere 70.000 euro. Se al termine dei lavori andrai a viverci e vi trasferirai la residenza, potrai detrarre 35.000 euro (50%). In caso contrario, la detrazione scenderà a 25.200 euro (36%).

In entrambi i casi, le somme detratte saranno suddivise in 10 quote annuali.

QUALI LAVORI SONO AMMESSI?

Il Bonus si applica a lavori di:

Attenzione: la manutenzione ordinaria (tinteggiature, sostituzione di pavimenti, ecc.) non è agevolabile se eseguita su singole unità immobiliari, a meno che non rientri in un intervento più ampio di ristrutturazione.

Inoltre, dal 2025 non sarà più possibile agevolare l’acquisto e la posa di caldaie a gas, neppure a condensazione. Questo per orientare il mercato verso soluzioni più sostenibili come pompe di calore o impianti ibridi.

CHI PUÒ BENEFICIARE DEL BONUS

Non solo i proprietari, ma anche nudi proprietari, usufruttuari, locatari e comodatari possono accedere al bonus, a patto che sostengano effettivamente la spesa.

Ad esempio, se la casa è intestata a marito e moglie ma le fatture sono tutte pagate da uno solo dei due, la detrazione spetta a chi ha effettuato il pagamento.

REGOLE FONDAMENTALI DA SEGUIRE

Per non perdere il diritto alla detrazione, bisogna:

UN CASO TIPICO: RISTRUTTURAZIONE DA 100.000 EURO

Un intervento di ristrutturazione completo, con rifacimento impianti, nuovi infissi, pavimenti, controsoffitti, pitture e bagno completo, ha spesso un costo compreso tra 80.000 e 100.000 euro per un appartamento da 90-100 mq.

Supponendo una spesa di 96.000 euro:

L’IMPORTANZA DI UN PROGETTO PRELIMINARE CON COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

Affrontare una ristrutturazione senza una pianificazione dettagliata è come navigare senza bussola. Un progetto preliminare ben definito, corredato da un computo metrico estimativo, è essenziale per garantire la sostenibilità finanziaria del cantiere e per evitare sorprese economiche durante i lavori.

Il computo metrico consente di:

Inoltre, facilita la gestione delle agevolazioni fiscali, permettendo di individuare con chiarezza gli interventi agevolabili.

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21 Maggio 2025