Negli ultimi mesi, molti proprietari e professionisti si sono trovati a dover gestire le lettere di compliance dell’Agenzia delle Entrate, che pongono l’attenzione su un aspetto spesso trascurato: l’aggiornamento catastale a seguito degli interventi incentivati con il Superbonus.

Capire quando è necessario aggiornare la rendita catastale è fondamentale, sia per rispettare gli obblighi normativi sia per evitare contestazioni future. Ma ogni caso va valutato con attenzione. Non esistono risposte universali: servono documenti concreti e un’analisi puntuale.

Eliminazione delle barriere architettoniche

Un intervento come l’installazione di una rampa esterna per migliorare l’accesso non comporta modifiche alla consistenza o al valore catastale e, dunque, non richiede alcun aggiornamento. Tuttavia, se per migliorare l’accessibilità si interviene sulle tramezzature interne o si allargano le aperture, la situazione cambia: la consistenza dell’unità immobiliare viene modificata e l’aggiornamento diventa necessario.

Cantine e spazi accessori in condominio

In ambito condominiale, le cantine o i garage accatastati separatamente non subiscono variazioni di rendita quando si eseguono interventi generali sull’edificio, come la sostituzione degli infissi o l’installazione di un impianto fotovoltaico. Il valore aggiunto di questi lavori si riflette solo sulle unità abitative o commerciali, non sugli accessori.

Impianto fotovoltaico e batterie di accumulo

La soglia dei 3 kW per unità immobiliare è decisiva. Se l’impianto fotovoltaico resta sotto questo limite, non ci sono ripercussioni sulla rendita. Se invece si supera, potrebbe rendersi necessario un aggiornamento catastale. Le batterie non contano nel calcolo dei kW, ma il loro costo incide nel computo economico complessivo dell’intervento, e può far pendere la bilancia verso una variazione della rendita.

Incremento del valore superiore al 15%

Quando il valore dell’immobile aumenta di oltre il 15% rispetto alla situazione iniziale, si entra in un territorio in cui l’aggiornamento catastale diventa altamente raccomandabile, anche in assenza di modifiche strutturali. La rendita non viene modificata automaticamente, ma può essere rivalutata in base all’incremento economico dell’intervento. In questi casi, si utilizza il DOCFA per comunicare la variazione della classe catastale.

Oneri finanziari e bonus fiscali

Un punto spesso frainteso riguarda gli oneri finanziari: anche se il committente ha beneficiato del 110%, i costi non scompaiono. Lo Stato, il general contractor o un soggetto terzo ha comunque sostenuto una spesa. Secondo la circolare n. 6/2012, questi oneri devono essere considerati nella stima del valore catastale e, in via cautelativa, è corretto includerli nella valutazione complessiva.

Valutazione del passaggio di classe

Per verificare se è giustificato un salto di classe, è necessario confrontare il valore dell’immobile prima e dopo l’intervento. Il delta risultante va incrociato con i quadri tariffari ufficiali. Anche se non cambia la superficie, un incremento economico può motivare l’aggiornamento della classe e, di conseguenza, della rendita.

Chi è responsabile in ambito condominiale

Non è l’amministratore a dover gestire automaticamente gli aggiornamenti catastali. L’onere è in capo al singolo proprietario. Anche se i lavori sono stati realizzati su parti comuni o gestiti centralmente, ciascun condomino deve preoccuparsi della propria unità immobiliare. Solo se l’amministratore è stato incaricato formalmente, può coordinare le operazioni.

IVA e costi della sicurezza

Nella determinazione del valore catastale, l’IVA va sempre esclusa. I costi della sicurezza relativi all’esecuzione dei lavori devono essere ripartiti proporzionalmente tra le diverse tipologie di intervento (ad esempio: cappotto, fotovoltaico, infissi). I costi della sicurezza collegati invece alle attività professionali – come il coordinamento della sicurezza – vanno trattati come spese tecniche, che non sono soggette a deprezzamento e hanno quindi un impatto diretto sul valore stimato.

Serve sempre una valutazione caso per caso

Ogni situazione è unica. Per sapere se davvero è necessario un aggiornamento catastale dopo il Superbonus, è indispensabile analizzare caso per caso. Basta avere a disposizione:

Con questi semplici elementi, è possibile eseguire una valutazione gratuita e non vincolante. Se necessario, verrà poi formulata una proposta economica per l’eventuale aggiornamento della rendita catastale. Un piccolo investimento iniziale che può evitare sanzioni e contestazioni future.

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26 Maggio 2025