L’acquisto di una casa è uno dei passi più importanti nella vita di una persona. Tuttavia, dietro la facciata di un immobile apparentemente perfetto si possono nascondere problemi burocratici, irregolarità urbanistiche e costi imprevisti che rischiano di trasformare l’investimento in un incubo. Ecco perché affidarsi a un architetto per la verifica dello stato di legittimità del fabbricato prima dell’acquisto è una scelta saggia e strategica.
Cosa significa “stato di legittimità” di un immobile?
Quando si acquista una casa, non basta assicurarsi che sia esteticamente gradevole o che sia conforme alle proprie esigenze abitative. È fondamentale verificare che l’immobile sia regolarmente costruito e modificato secondo le normative urbanistiche ed edilizie vigenti. Questo significa che:
- Ogni parte dell’edificio deve essere stata realizzata con un regolare permesso di costruire (o con le pratiche edilizie previste all’epoca della realizzazione);
- Eventuali modifiche interne o ampliamenti devono risultare da pratiche edilizie approvate;
- Non devono esserci abusi edilizi non sanati, che potrebbero rendere l’immobile non commerciabile o creare problemi in caso di futura ristrutturazione.
Il ruolo dell’architetto nella verifica dell’immobile
L’architetto è il professionista più qualificato per analizzare e certificare lo stato di legittimità di un fabbricato. Ecco le principali verifiche che può svolgere:
- Controllo urbanistico e conformità edilizia
L’architetto verifica che l’immobile sia conforme ai titoli edilizi rilasciati dal Comune. Questo passaggio è essenziale per evitare brutte sorprese, come la scoperta di stanze o ampliamenti abusivi che potrebbero essere soggetti a demolizione o richiedere onerose sanatorie.
- Confronto tra stato di fatto e documentazione catastale
L’immobile deve corrispondere a quanto depositato in Catasto. Se vi sono difformità, come muri spostati, cambi di destinazione d’uso o superfici errate, il notaio potrebbe rifiutarsi di procedere con l’atto di compravendita. L’architetto può individuare e risolvere eventuali incongruenze prima dell’acquisto.
- Verifica della presenza di vincoli
Alcuni immobili possono essere soggetti a vincoli paesaggistici, storici o ambientali che limitano le possibilità di intervento. L’architetto consulta gli strumenti urbanistici locali per accertare se esistano restrizioni che potrebbero influenzare la futura gestione dell’immobile.
- Analisi delle certificazioni obbligatorie
Un altro aspetto fondamentale è la verifica della presenza di tutti i certificati necessari, come:
- Attestato di Prestazione Energetica (APE);
- Certificato di agibilità (dove richiesto);
- Dichiarazioni di conformità degli impianti. Questi documenti non solo garantiscono che l’immobile sia a norma, ma possono influire sul suo valore di mercato.
- Stima dei costi di adeguamento
Se l’immobile presenta difformità sanabili o impianti non a norma, l’architetto può fornire una stima dei costi necessari per regolarizzare la situazione. Questo permette all’acquirente di negoziare un prezzo più equo o di valutare se l’acquisto sia comunque conveniente.
Perché è importante non sottovalutare queste verifiche?
Molti acquirenti si affidano solo al notaio per la verifica dell’immobile, ma il ruolo del notaio è limitato alla verifica formale della documentazione, senza un sopralluogo tecnico. Solo un’analisi approfondita condotta da un architetto può garantire che la casa che si sta acquistando sia realmente conforme alla normativa e priva di problemi nascosti.
Conclusione: un investimento sicuro grazie all’architetto
Acquistare un immobile senza un’adeguata verifica tecnica può portare a problemi costosi e difficili da risolvere. Rivolgersi a un architetto prima dell’acquisto consente di individuare tempestivamente eventuali irregolarità e di prendere decisioni informate.
Se stai valutando l’acquisto di una casa e vuoi dormire sonni tranquilli, contatta un architetto di fiducia: la sua competenza ti aiuterà a fare un investimento sicuro e senza sorprese!